La società russa Elcomsoft, specializzata nello sviluppo di tool per le indagini forensi su smartphone e dispositivi informatici in generale, ha rilevato che Apple memorizza sui propri server l'elenco delle telefonate ricevute ed effettuate con iPhone sui propri server, anche se il backup tramite iCloud è disattivato. Questo, ovviamente, permette alla società di Cupertino di sincronizzare la lista delle chiamate fra i vari dispositivi, comprese quelle effettuate con FaceTime e le chiamate perse se ricevute con WhatsApp e Skype, tramite CallKit di iOS 10.
La compagnia russa accusa Apple di combattere, da un lato, per il diritto alla privacy, dall'altro, invece, di non dichiarare che una simile sincronizzazione possa avvenire a backup di iCloud disattivato. Peraltro, pare che i log siano conservati sui server di Cupertino per quattro mesi, mentre Apple dichiara sul proprio sito di conservare quelli di FaceTime per soli 30 giorni.
La replica dell'azienda californiana non ha tardato ad arrivare e, tramite un suo portavoce, ha comunicato a 9to5Mac che offre la sincronizzazione dell'elenco chiamate ai propri utenti per permettere loro di richiamare i propri contatti da qualsiasi dispositivo e che, comunque, uno degli obiettivi societari è quello di salvaguardare i dati degli utenti. Infatti, tutti i dati sono criptati in base al passcode impostato dall'utente e, per accedere ad iCloud, è necessario conoscere username e password dell'account. Per questo, Apple raccomanda comunque di utilizzare password complesse e di attivare l'autenticazione a due fattori. La risposta pare un modo come un altro per tentare di depistare l'opinione comune dal problema, visto che, sarebbe gradito ai più che Apple indicasse cosa viene sincronizzato tramite i suoi server e cosa no.
